Consiglio sempre ai miei pazienti di mantenere i risultati raggiunti entrando in un’ottica di prevenzione: cioè, dopo la fase acuta e di sblocco, è necessario scoprire la propria personale via per non perdere il beneficio ottenuto.

Ciò diventa possibile se si impara a conoscersi e ad ascoltarsi, accorgendosi velocemente dei primi sintomi di allerta così da potersi rivolgere subito al terapista. Questo atteggiamento, il più delle volte, permette di risolvere il problema con un solo trattamento, evitando dolore e risparmiando tempo.
Risultati ancora maggiori si possono ottenere se si entra in ciò che definisco “circolo di prevenzione”: i pazienti che sanno di essere soggetti a recidive (ad esempio perchè non possono cambiare la causa della loro problematica, come le cattive posture legate alla posizione di lavoro) hanno valutato che tornare periodicamente, con regolarità, per un trattamento gli evita l’insorgenza anche dei primi sintomi e li mette al sicuro da riacutizzazioni improvvise.